Santa Costanza


Si tratta di un mausoleo dedicato alla figlia di Costantino (Santa Costanza), qui il vano centrale, circolare e coperto da una cupola, si innalza da una serie di archi sostenuti da dodici coppie di colonne composite, dodici finestroni nella parte alta del muro inondano di luce la parte centrale, questa è circondata da un deambulatorio in ombra, coperto da una volta a botte, che nella parte opposta all'entrata è interrotto da un vano più alto e ben illuminato, una sorta di baldacchino. Questo sorge al di sopra di una lastra di porfido al di sotto dell'arco mediano del vano centrale, sulla quale sembra poggiasse un tempo il sarcofago della principessa. Della decorazione rimangono i mosaici della volta del deambulatorio: in un crescendo, si passa da disegni geometrici, nella campata d'ingresso o in quelle attigue, a riquadri con viticci e putti, per culminare, nella zona buia ai lati del sarcofago, in riquadri pieni di racemi e vasellame dorato usato per le libagioni. Di qui si passava poi ai mosaici del baldacchino, che rappresentavano la Gerusalemme celeste, gli apostoli sotto forma di agnelli e la volta dorata del ciclo, così come la decorazione della cupola, dove scene del Vecchio Testamento su un fondo azzurro erano inquadrate da cariatidi dorate con pantere bacchiche accucciate ai loro piedi. Tra le finestre e al di sotto di esse i muri del vano centrale erano rivestiti di marmi policromi. Mate- riali preziosi, luce e colore si fondevano in un insieme organico, fondato però su elementi visivi non strutturali. Gli archi in corrispondenza degli assi principali del vano centrale sono impercettibilmente più larghi e alti degli altri, e ancora quelli sull'asse longitudinale, sopra e di contro al sarcofago, sono leggermente più larghi e più alti di quelli sull'asse trasversale. Le piccole nicchie nel muro del deambulatorio non corrispondono agli archi: solo dall'arco opposto al sarcofago diventano interamente visibili.