Architettura Paleocristiana in Terra Santa


Abbiamo studiato l’opera di Costantino a Roma e Costantinopoli, certamente è indispensabile parlare anche delle opere in Terra Santa (terra nativa di Cristo e meta di pellegrinaggi cristiani dopo l’emanazione dell’editto di Costantino): Costantino si fa promotore dell’opera di propaganda, in particolare la madre che si occupa dell’evangelizzazione anche di queste terre e per questo viaggia in Palestina e nei pressi del monte Sinai, in questi luoghi fonda una serie di costruzioni religiose che ricordano la presenza di Cristo e tutti quei luoghi menzionati nelle antiche scritture (cioè cerca quei luoghi indicati nel vecchio testamento). Costantino invece è più attento a creare delle architetture la dove i luoghi raccontano la vita di Cristo durante la sua vita in terra; naturalmente i luoghi più importanti era Nazaret, Gerusalemme e Betlemme, quest’ultimo è quello che richiama un’interesse maggiore da parte di Costantino, il quale su indicazione della madre costruisce ad una basilica il cui progetto corrisponde pienamente ai dettami  degli edifici realizzati a Roma. Le costruzioni dell’imperatore in Terra Santa sono tutte comprese tra il 330 ed il 337, cioè gli ultimi anni della vita, quindi dopo aver risolto il problema della fondazione di Costantinopoli ha maggiore possibilità di dedicarsi alla costruzione in questa zona.

  • Chiesa della Natività
  • Chiesa del Santo Sepolcro