Essa è divisa in 3 navate con 2 file di 7 colonne con capitelli e pulvini; le
navate sono poco sviluppate in profondità. La costruzione termina con
un’abside semicircolare all’interno e poligonale all’esterno. La navata
centrale, più alta delle laterali, è coperta da cassettoni dorati che
nascondo le precedenti capriate. Le navate laterali sono illuminate da
finestre aperte in corrispondenza delle colonne antistanti.
Interessante il fatto che questa chiesa ripropone modelli costantinopolitani, ma se ne differenzia, mostrando legami all’architettura romana, ispirandosi ad alcuni esempi che nel frattempo a Roma erano stati costruiti, con questo piano elevato costituito dai matronei (ovvero dove le donne assistevano alle funzioni religiose, al di sopra delle navate). L’interno si mostra con una spazialità ad aula amplia e con le parti superiori chiuse;
Interessante il fatto che questa chiesa ripropone modelli costantinopolitani, ma se ne differenzia, mostrando legami all’architettura romana, ispirandosi ad alcuni esempi che nel frattempo a Roma erano stati costruiti, con questo piano elevato costituito dai matronei (ovvero dove le donne assistevano alle funzioni religiose, al di sopra delle navate). L’interno si mostra con una spazialità ad aula amplia e con le parti superiori chiuse;
nel battistero la tessitura è identica, con rimandi al mondo romano, l’interno è molto più disadorno rispetto all’altro però i mosaici nella parte superiore riprendono il tema del battesimo di Cristo.